"Nonostante il nostro obiettivo sia
quello di ridare piena operatività al sistema Schengen, è
innegabile che il temporaneo ripristino dei controlli alle
nostre frontiere abbia prodotto un effetto deterrente degli
ingressi irregolari. Per quanto riguarda l'Italia, dal 21
ottobre scorso sono stati rintracciati in ingresso al confine
con la Slovenia circa 4.900 migranti irregolari (-50% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno). Delle oltre 1600 persone
denunciate a seguito dei controlli, 262 sono state arrestate, di
queste 135 per favoreggiamento della immigrazione clandestina".
Lo ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, oggi a
Zaprešić, in Croazia, per la quinta riunione trilaterale con
l'omologo croato Davor Bozinović e lo sloveno Boštjan Poklukar.
Tra le priorità al centro del meeting: l'analisi dei flussi
irregolari sulla rotta balcanica e le minacce alla sicurezza
provenienti dalle reti criminali. "Per quanto riguarda gli
attraversamenti irregolari delle frontiere - ha continuato
Piantedosi - abbiamo rimarcato che i trafficanti di esseri umani
utilizzano modalità sempre più rischiose per favorire l'ingresso
irregolare di migranti; in particolare attraverso viaggi su
strada, dove i migranti vengono nascosti in condizioni disumane
nei mezzi di trasporto rischiando la vita. Il nostro impegno
contro i trafficanti, non si limita a una difesa della frontiera
esterna Ue, ma si inserisce in una più ampia e articolata
strategia; il nostro obiettivo comune finale resta quello di
arrivare a una politica migratoria, che sappia coniugare
deterrenza e protezione". Nel corso della riunione, il titolare
del Viminale ha condiviso con i colleghi i risultati della
ministeriale del G7 da lui presieduta a Mirabella Eclano e le
principali linee d'azione del Piano contro i trafficanti
approvato dai ministri dell'Interno.
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