Per Miroslav Lajcak, inviato
speciale Ue per i Balcani occidentali e mediatore nel dialogo
sul Kosovo, la prossima Commissione europea dedicherà ancora più
attenzione all'allargamento, con la prospettiva di integrazione
dei Paesi della regione che non è mai stata così chiara e
realistica negli ultimi 20 anni. "L'Unione europea è più pronta
che mai, ed è importante che i Balcani non perdano ora il treno
che potrebbe essere l'unico per agganciare l'adesione", ha detto
Lajcak intervenendo ieri al Forum economico di Delfi, in Grecia.
La previsione, ha aggiunto citato dai media a Belgrado, è che la
nuova Commissione che si insedierà dopo le elezioni di giugno
dedicherà ancora più attenzione al processo di allargamento.
Osservando come "l'aggressione della Russia all'Ucraina sia
stata come un invito a svegliarsi", Lajcak ha detto di vedere
"per la prima volta l'Unione europea più preparata nei confronti
dei Balcani che non i Balcani nei confronti dell'Unione europea,
essendo (i Balcani) molto scettici". Con riferimento alla
questione del Kosovo, il diplomatico slovacco ha sottolineato
tuttavia che l'Ue ha messo ben in chiaro che non intende
importare al suo interno "problemi irrisolti e questioni
bilaterali ancora in sospeso". Tali problemi dovranno essere
risolti prima dell'adesione alla Ue, ha avvertito Lajcak.
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