Il consenso dei giovani russi al
conflitto in Ucraina traballa, e Mosca corre ai ripari. Un
report condotto dall'istituto di sondaggi statale russo ha
evidenziato che tra i ragazzi inizia a venire meno il sostegno
alle azioni militati nazionali. I fumetti a tema bellico sono
l'ultima trovata dal Cremlino per ottenere il loro appoggio alla
guerra iniziata oltre due anni fa.
A partire dallo scorso aprile, i ministeri della Difesa e
dell'Istruzione hanno diffuso nelle scuole della Russia e dei
territori occupati decine di migliaia di fumetti che inneggiano
all'invasione dell'Ucraina, riferisce la Bbc. L'autore è Oleg
Roy, noto scrittore di libri per bambini e sostenitore convinto
della guerra. Negli album sono raccolte 22 brevi storie che
raccontano le gesta eroiche di militari russi decorati per il
loro coraggio. Pagine condite di retorica anti-occidentale,
anti-Nato e anti-Ucraina. La narrazione sostiene l'idea secondo
cui l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia avrebbe
impedito un "genocidio" pianificato dalle autorità di Kiev e
sostenuto dai Paesi della Nato. Dei soldati ucraini si parla in
tono dispregiativo, e sono descritti come pedine in mano alle
potenze occidentali.
Tra i protagonisti c'è il colonnello generale Azatbek Omurbekov,
comandante dell'unità responsabile del massacro di civili a
Bucha nel marzo 2022. Omurbekov appare come un "vero uomo",
fiero dell'"umanità" mostrata dalle sue truppe durante i primi
mesi di guerra in Ucraina. "Mentre [i soldati ucraini] si
ritiravano, i feriti venivano abbandonati. I soldati russi hanno
prestato loro il primo soccorso: anche in guerra bisogna
rimanere umani", si legge nel fumetto. In precedenza, Amnesty
International e la Missione di monitoraggio dei diritti umani
dell'Onu in Ucraina hanno accusato le truppe russe di aver
torturato e ucciso senza pietà civili e centinaia di prigionieri
di guerra ucraini.
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