Il leader serbo-bosniaco Milorad
Dodik ha difeso la decisione del premier ungherese Viktor Orban
di visitare Kiev e Mosca nel tentativo di avviare un processo
negoziale in grado di porre fine al drammatico conflitto armato
in corso da oltre due anni in Ucraina. "Tutti quelli che
criticano il premier Orban altro non fanno che mostrare la loro
parte peggiore, la loro voglia di proseguire con i
combattimenti, con il riarmo, fortemente asserragliati nelle
loro 'trincee di guerra' ", ha detto Dodik citato oggi dai media
serbi. Costoro, ha aggiunto, "non possono essere considerate
persone di pace, nè possono avviare un qualche negoziato per
arrivare alla pace, a differenza del premier ungherese".
Con la sua iniziativa, ha osservato il leader
ultranazionalista serbo-bosniaco, Orban ha dimostrato di essere
uno dei pochi politici al mondo che meritano di essere definiti
statisti nel vero senso di tale termine, e che spingono come
priorità la pace, il dialogo, il progresso e lo sviluppo. Per
Dodik, non si può parlare di pace senza dialogare con entrambe
le parti, ed è quello che ha fatto Orban. La visita del premier
ungherese a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo
Vladimir Putin, è stata fortemente criticata dai vertici
dell'Unione europea, che hanno sottolineato come Orban - il cui
Paese ha assunto il primo luglio la presidenza di turno
semestrale della Ue - abbia preso una iniziativa unilaterale
senza alcun mandato di Bruxelles, per una visita dall'esclusivo
carattere bilaterale e in nessun modo in rappresentanza di
Bruxelles. Prima di Mosca Orban si era recato a Kiev incontrando
il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
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