"L'Ungheria non ha implementato
alcuna procedura accelerata o facilitata di visti per i
cittadini presenti nella lista di otto nazioni a cui è esteso il
National Card System", tra cui figurano i cittadini russi e
bielorussi. Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei,
János Bóka, parlando al Parlamento Europeo durante una
conferenza organizzata dal gruppo dei Patrioti per l'Europa.
"Negli ultimi due mesi, dall'Ungheria sono stati emessi 10
permessi per cittadini russi e 4 per cittadini bielorussi. Se si
ritiene però che la presenza di cittadini russi nell'Ue sia un
problema di sicurezza nazionale, allora si dovrebbe affrontare
il tema con i Paesi che maggiormente rilasciano visti ai russi e
ai bielorussi," ha spiegato il ministro prima di presentare
delle statistiche, che vedono la Germania come il principale
Paese per il rilascio di visti e permessi di lavoro ai russi.
"Il gruppo dei Patrioti per l'Europa ha chiesto che un
rappresentante del governo ungherese fosse presente alla
riunione odierna della commissione Libertà Civili
dell'Eurocamera, dove la commissaria Johansson presenterà le sue
conclusioni sul National Card System, ma la commissione ha
respinto la richiesta," ha spiegato la vicepresidente del gruppo
dei Patrioti, Kinga Gál. "L'Ungheria ha risposto a tutte le
domande sottoposte sul tema dalla Commissione, ma il governo non
ha ancora ricevuto una valutazione. Tuttavia, riteniamo che le
questioni di sicurezza nazionale debbano essere trattate in
privato all'interno della comunità dell'intelligence e non
pubblicamente," ha concluso Bóka.
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