/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Austria al voto domenica, si teme una nuova onda nera

Austria al voto domenica, si teme una nuova onda nera

L'ultradestra dell'Fpo è in testa. Seguono i Popolari (Ovp)

BRUXELLES, 28 settembre 2024, 13:33

Redazione ANSA

ANSACheck
© ANSA/EPA

© ANSA/EPA

La trama è quella di un film ormai visto e rivisto. In Austria domenica si tengono le elezioni federali e la destra estrema del Partito della Libertà (Fpo) è in testa ai sondaggi, replicando così l'exploit delle europee.
    Fondato negli anni Cinquanta da ex ufficiali nazisti, il Freiheitliche Partei Österreichs ha vissuto diverse stagioni - negli anni '80 fu persino alleato dei Socialdemocratici, quando visse una fase moderata - ma dalla segreteria di Jörg Haider in poi milita su posizioni nettamente nazionaliste ed anti-Ue, tanto che a Bruxelles si teme l'ennesima spallata destabilizzante.
    Non a caso la campagna elettorale è stata dominata dalla richiesta di misure draconiane contro la migrazione, compresa la richiesta di rimpatri forzati. L'Fpo, stando agli istituti demoscopici, viaggia intorno al 27%, seguito dai Popolari dell'Ovp al 25%. I socialdemocratici dell'Spo figurano invece terzi con il 21% delle preferenze.
    Sebbene i dati indichino che l'Fpo non raggiungerà la maggioranza assoluta - quindi dovrà negoziare con altri partiti per formare una coalizione di governo - i toni esasperati non lasciano presagire nulla di buono. Il programma elettorale di 90 pagine fa appello "all'omogeneità", impegnandosi a promuovere la "remigrazione", a ridurre la concessione dell'asilo e a bloccare il ricongiungimento familiare per le persone già presenti in Austria. L'Fpo, poi, si caratterizza per le sue posizioni filo-russe in materia di politica estera: la continuità territoriale di Vienna con la Slovacchi di Robert Fico e l'Ungheria di Viktor Orban costituirebbe un blocco populista molto omogeneo nel cuore dell'Europa centrale.
    Tutto però ruota intorno a Herbert Kickl, attuale leader dell'Fpo. Già ministro dell'Interno nel 2017, aveva mostrato il pugno di ferro sull'immigrazione, promettendo di trasformare l'Austria in una fortezza, e si era lanciato in un assalto frontale ai servizi di sicurezza, con il risultato che i partner occidentali avevano sospeso la condivisione dell'intelligence.
    I suoi piani bellicosi furono interrotti dalla caduta del governo, sull'onda dell'Ibiza-gate: nel maggio 2019, infatti, era emerso un video - girato nell'isola spagnola - in cui l'allora leader dell'Fpo si offriva di vendere favori politici a una donna che si identificava come la nipote di un oligarca russo.
    Ebbene. Se l'Fpo terrà fede alla logica dello Spitzenkandidat, confermando Kickl come il suo centravanti, i Popolari - a quanto si apprende - chiuderanno la porta e punteranno ad una coalizione con i Socialdemocratici e i Verdi (o i Liberali). Se invece lo sacrificheranno, allora l'Ovp potrebbe intavolare i negoziati, con l'obiettivo di normalizzare il partito e temperarne i bollenti spiriti. I Popolari, d'altra parte, potranno contare sulla sponda del presidente austriaco, Alexander Van der Bellen. Secondo la costituzione, il presidente nomina il governo e può respingere i candidati a cancelliere e a ministro: da ex leader del partito dei Verdi - con un'antipatia viscerale per l'Fpo - Van der Bellen non pare incline a permettere ad un ideologo di estrema destra di prendere il potere.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.