Per il ministro degli esteri
della Bosnia-Erzegovina Elmedin Konakovic, la piena adesione
alla Nato dovrebbe essere la prima priorità del Paese.
Intervenendo oggi al Nato Partnerships 360 Symposium in corso a
Sarajevo, Konakovic ha detto che "la Nato è uno dei nostri
obiettivi di politica estera più importanti. La mia posizione
personale è che questa sia la prima priorità, anche prima
dell'Unione europea", ha detto il ministro degli esteri.
Konakovic è di etnia bosgnacca musulmana, prevalente nella
Federazione croato-musulmana, una delle due entità di cui si
compone la Bosnia-Erzegovina. Tale entità è favorevole
all'integrazione della Bosnia-Erzegovina nella Nato, a
differenza della Republika Srpska, l'altra entità del Paese, che
è invece fermamente contraria, in linea con la posizione al
riguardo della Serbia, che è militarmente neutrale. Konakovic ha
rilevato come molti Paesi Ue abbiano aderito alla Nato prima di
entrare nell'Unione europea, e come la loro crescita economica
sia aumentata drasticamente dopo l'adesione all'Alleanza. "In
Romania, nel primo anno di adesione alla Nato, il Pil è
cresciuto dell'8,5%", ha detto il ministro secondo il quale "con
l'arrivo della Nato anche altri Paesi hanno capito il
significato di questo ombrello di sicurezza che garantisce agli
investitori la sicurezza dei loro capitali. Ne abbiamo un
disperato bisogno in un momento in cui siamo alla ricerca di
nuovi investimenti". Javier Colomina, vicesegretario generale
della Nato per gli affari politici e della sicurezza, nel suo
intervento alla conferenza, ha sottolineato che la
Bosnia-Erzegovina e l'intera regione dei Balcani occidentali
rivestono per l'Alleanza una grande importanza strategica. "La
Nato sostiene una Bosnia-Erzegovina stabile e pacifica, come
l'intera regione. Siamo impegnati per l'integrità territoriale e
la sovranità della Bosnia-Erzegovina e restiamo fermi nel
raggiungimento di questo obiettivo", ha affermato Colomina. Al
Nato Partnerships 360 Symposium, in corso da ieri e fino a
domani a Sarajevo, partecipano 289 delegati civili e militari
provenienti da 54 Paesi. L'obiettivo della conferenza è un
confronto sui temi dell' attualità internazionale concernenti la
sicurezza globale, e su nuovi concetti e tendenze per migliorare
i rapporti tra la Nato e i suoi partner. La Bosnia-Erzegovina,
al pari della Serbia, collabora con l'Alleanza nell'ambito del
programma di Partnership per la pace, l'iniziativa di
cooperazione offerta dalla Nato ai Paesi dell'ex blocco
sovietico e socialista.
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