Si è aperta con un concerto
della Fvg Orchestra diretta dal maestro Paolo Paroni nella sede
del Parlamento europeo a Bruxelles la serie di eventi che
celebrano "Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura
europea 2025", evento organizzato in vista della cerimonia
ufficiale di inaugurazione dell'8 febbraio. L'orchestra di archi
ha suonato sulle note di Cristian Carrara, Antonio Vivaldi e
Nino Rota portando nel cuore delle istituzioni europee un
linguaggio universale che accentua il valore del dialogo che
nella storia ha unito le città separate dal confine politico tra
Italia e Slovenia dal 1947.
"Il riconoscimento di Capitale europea della cultura è una
grande sfida non solo sotto l'aspetto organizzativo, ma anche di
valorizzazione culturale: nell'anno che ci aspetta si parlerà
delle prospettive, della storia e dello spirito di
collaborazione tra i popoli di questa zona, spesso considerata
di importanza marginale perché periferica", ha affermato
l'eurodeputata della Lega, Elena Lizzi, organizzatrice
dell'evento. La condizione di Gorizia e Nova Gorica come
capitale della cultura europea, "permette di riflettere sulla
posizione delle città transfrontaliere in Europa". "Le due città
sono un esempio eclatante e si fanno promotrici della necessità
di riflettere sulla forza della progettualità condivisa da
realizzare in queste terre". Il parallelo con la città di
Strasburgo, terra contesa tra Germania e Francia, "non è
estemporaneo", ha continuato Lizzi. "Il mio parallelo tra
Strasburgo da una parte, e Gorizia e Nova Gorica dall'altra, è
di ispirazione per immaginare la costruzione in un'altra terra
martoriata dalle guerre un'istituzione da gestire insieme,
magari legata all'arte della diplomazia anche in previsione di
futuri allargamenti ai paesi dei Balcani", ha azzardato
l'eurodeputata leghista.
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