Il governo ungherese ha ricevuto
un prestito di un miliardo di euro da banche commerciali cinesi,
in un'operazione che rimpiazza le risorse che mancano a causa
del congelamento dei fondi europei per le violazioni dello stato
di diritto e la corruzione generalizzata. L'affare è stato
concluso in primavera scorsa, mantenuto in segreto, ed è stato
inizialmente reso noto dal giornale online portfolio.hu, che
cita dati sul sito web del Centro di gestione del debito
pubblico. Le condizioni sono sconosciute, la durata è tre anni,
più breve delle obbligazioni di 5 e 10 anni che finanziano
l'indebitamento dello stato ungherese. L'Ungheria, con la guida
di Viktor Orban, si è avvicinata sempre di più alla Cina che è
diventata l'investitore straniero più grande, con stabilimenti
per la produzione di batterie e di veicoli elettrici. La Cina
costruisce anche ferrovie nel Paese, e recentemente il
presidente cinese Xi è stato ricevuto con grande onore da Orban.
Il deficit di bilancio, in quest'anno, è aumentato al 4,5% del
Pil, per cui la Commissione europea ha avviato una procedura di
deficit eccessivo a carico dell'Ungheria, insieme di sei altri
Paesi membri. L'indebitamento dello stato è arrivato a 76% del
Pil, più alto nella regione, secondo il giornale Nepszava. "Il
prestito cinese, molto caro, non fa che aggravare gli oneri del
bilancio e del debito complessivo", scrive il giornale.
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