E' tornato normale dopo il fine
settimana, pari a oltre 42 milioni di metri cubi al giorno, il
transito del gas russo verso l'Europa attraverso il gasdotto che
passa per Sudzha, dove sono in corso i combattimenti tra le
forze di Mosca e quelle di Kiev che sono penetrate nella regione
di Kursk. Lo ha detto Serghei Kupriyanov, un rappresentante
della Gazprom, il gigante statale russo del settore. Dopo la
Russia il gasdotto, l'Urengoy-Pomary-Uzhgorod, attraversa
l'Ucraina, che continua ad essere pagata da Mosca per i diritti
di transito. Infine arriva in in Slovacchia, dove si divide in
due tronconi: uno diretto alla Repubblica Ceca, l'altro verso
l'Austria. I maggiori acquirenti sono la Slovacchia e l'Austria,
oltre all'Ungheria. Nel maggio del 2022 Kiev ha interrotto
l'accesso sul suo territorio attraverso un'altra stazione di
transito, quella di Sokhranovka, con una capacità di 30 milioni
di metri cubi al giorno, citando cause di forza maggiore. Il
rappresentante della Gazprom, citato dalle agenzie russe, ha
detto che in questi giorni Kiev ha respinto la richiesta di
Mosca di aggiunto che gli ucraini di riattivare questo accesso.
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