SIOT-TAL investirà 44,4 milioni di
euro per il potenziamento del Terminale Marino di Trieste e ha
affidato l'incarico per la realizzazione del progetto a
Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, controllata di
Fincantieri SpA. Da più di 50 anni il Gruppo TAL gestisce
l'Oleodotto Transalpino, infrastruttura energetica lunga 753 km
che collega il porto di Trieste con il Centro Europa,
provvedendo al fabbisogno petrolifero di Austria (90%),
Repubblica Ceca (50%) e Germania meridionale (100%).
L'investimento sarà destinato ad attività di rinforzo e
consolidamento delle strutture del Terminale Marino e
coinvolgerà entrambi i pontili SIOT, utilizzati per l'ormeggio
delle petroliere in fase di discarica. La prima fase dei lavori
si completerà nel 2024, riguarderà il pontile 1; la seconda
fase, programmata per il 2024-2025, si concentrerà sul pontile
2. I lavori saranno completati entro il 2025 e, come sostengono
in azienda, confermeranno il Terminale Marino di Trieste come
"il più importante hub del Mediterraneo per il trasporto
marittimo di greggio, in linea con gli standard di sicurezza più
elevati e le moderne esigenze del settore". Giorgio Bellipanni,
a.d. di Fincantieri Infrastructure Opere Marittime Spa ha
anticipato che tra le attività previste ci sono "l'installazione
di pali di diverse lunghezze e diametri, la sostituzione di
strutture in carpenteria metallica, l'aggiunta di nuovi ganci
per l'ormeggio delle navi, l'installazione di nuove strutture"
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