Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha incontrato stamane a Belgrado il cancelliere tedesco
Olaf Scholz, giunto nella tarda serata di ieri per partecipare a
un vertice sulle materie prime strategiche nel corso del quale
verrà firmato un memorandum d'intesa tra Serbia e Unione
europea. E' presente per questo a Belgrado anche Maros Sefcovic,
vicepresidente della commissione Ue e commissario per l'unione
energetica.
Il documento - relativo anche alla catena di
approvvigionamento delle batterie e dei veicoli elettrici - ha
l'obiettivo di garantire che le materie prime strategiche
individuate e estratte in Europa restino sul suolo europeo.
L'evento di oggi a Belgrado fa seguito alla recente decisione
della dirigenza serba di riprendere un progetto sullo
sfruttamento di un importante giacimento di litio nell'ovest del
Paese, accantonato negli anni scorsi per una massiccia ondata di
proteste popolari andate avanti per settimane sui timori di
pericolose ricadute sull'ambiente e sulla salute dei cittadini
dall'estrazione del litio, un componente essenziale per le
batterie delle auto elettriche.
Nei giorni scorsi la Corte costituzionale serba aveva
stabilito l'illegittimità della decisione di sospendere il
progetto di sfruttamento del litio, che le autorità hanno subito
riproposto e messo in agenda, sottolineando gli enormi benefici
economici e occupazionali che da esso potranno derivare per la
Serbia. Sia Vucic sia il governo hanno al tempo stesso
assicurato che ogni decisione operativa relativa alla miniera di
litio avrà il via libera solo con strette assicurazioni sulla
difesa dell'ambiente circostante. Il cancelliere Scholz, come ha
anticipato il presidente Vucic, è accompagnato alla riunione di
Belgrado da rappresentanti della Mercedes Benz, mentre sono
presenti esponenti di varie organizzazioni finanziarie e di
banche europee. Vucic e Scholz si erano già incontrati ieri a
margine del vertice della Comunità politica europea svoltosi in
Gran Bretagna.
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