Il ministro dell'interno serbo
Ivica Dacic, in vista di una manifestazione indetta per domani a
Belgrado contro il possibile sfruttamento di un giacimento di
litio, ha fatto appello ai partecipanti a mantenere un
comportamento pacifico e rispettoso delle leggi, avvertendo che
non saranno tollerate violenze e provocazioni.
"I raduni pacifici, in base alla legge, sono consentiti, ma
non sono ammesse violenze, minacce alla sicurezza delle persone
e dello stato", ha detto Dacic citato dai media. Dopo alcuni
anni in cui il progetto sul litio era stato accantonato proprio
per le pressioni legate a una lunga serie di proteste e
manifestazioni popolari, le autorità serbe hanno riaperto il
dossier dicendosi favorevoli al piano di sfruttamento di una
ricca miniera di litio nell'ovest del Paese. Un giacimento
ritenuto una grande ricchezza in termini economici e di
investimenti considerando l'importanza del litio per la
fabbricazione delle batteriedestinate alle auto elettriche.
Movimenti ecologisti, legati all'opposizione, ritengono che
l'intero progetto di sfruttamento della miniera nell'ovest della
Serbia rappresenti un serio pericolo sia per l'ambiente che per
la salute dei cittadini. Il governo sostiene che qualsiasi
iniziativa legata al giacimento di litio avrà il via libera solo
con l'approvazione da parte di studiosi e ricercatori che diano
garanzie su ambiente e salute. E sostengono che le proteste sono
strumentali e non hanno a che vedere con l'ambiente, ma sono in
realtà dirette esclusivamente a contestare il governo e il
presidente Aleksandar Vucic. La ministra dell'energia Dubravka
Djedovic Handanovic ha annunciato da parte sua oggi l'apertura
di un centro informazioni al quale i cittadini possono
rivolgersi per porre ogni tipo di quesito legato al progetto sul
litio.
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