La presidente della commissione
Ue Ursula von der Leyen, in visita oggi a Sarajevo, si è detta
sicura che la Bosnia-Erzegovina diventerà membro a pieno titolo
del'Unione europea. Parlando ai giornalisti al termine dei
colloqui con la presidenza tripartita e la premier bosniaca
Borjana Kristo, von der Leyen ha detto che il Paese ha fatto
molto negli ultimi mesi.
"E' stato difficile, ma con molto duro lavoro e dedizione la
Bosnia-Erzegovina è riuscita a ottenere lo status di Paese
candidato, e a marzo i paesi membri hanno deciso di dare il via
libera all'apertura del negoziato di adesione, che è stato un
evento storico", ha affermato la presidente della commissione.
"E' stato sopratutto il risultato degli sforzi e del lavoro dei
cittadini della Bosnia-Erzegovina che hanno ben chiaro quale
tipo di futuro vogliono per loro. Anche se c'è ancora molto
lavoro da fare", ha aggiunto. "Sappiamo che state lavorando su
leggi chiave relative ai valori fondamentali della Ue, come la
democrazia e lo stato di diritto. Sono sicura che la
Bosnia-Erzegovina continuerà a muoversi verso l'adesione alla
Ue. Questo Paese ha ripetutamente dimostrato che si puoò essere
produttivi quando ci si muove, si parla e e si agisce
all'unisono", ha ancora detto von der Leyen, sottolineando che
anche il suo secondo mandato alla guida della commissione sarà
incentrato sull'allargamento della Ue. "Tutte le condizioni per
realizzarlo sono state soddisfatte", ha detto. Per la
Bosnia-Erzegovina - ha continuato von der Leyen - vi sono due
importanti iniziative. "La prima è il Piano di crescita per i
Balcani occidentali da sei miliardi di euro. E' la nostra mappa
per integrare parti della vostra economia nel mercato unico
della Ue, e il vostro percorso verso quel mercato unico
attraverso settori specifici in modo che le vostre aziende
possano accedervi. Ma servono riforme su come garantire parità
di condizioni. E con tali riforme arrivano ulteriori
finanziamenti da parte dell'Unione europea", ha affermato von
der Leyen. La seconda iniziativa, ha osservato, è il Piano di
investimenti per i Balcani occidentali, che ha mobilitato fino a
3 miliardi di euro in investimenti nel Paese, sopratutto
nell'energia verde. "Vedo che già più del 30% dell'energia in
Bosnia-Erzegovina proviene dall'acqua e dal vento, e stiamo
lavorando a nuovi progetti per incrementare questa percentuale,
a cominciare da un parco eolico a Vlasic.". Altri investimenti,
ha aggiunto, riguardano le infrastrutture e il settore
ferroviario. "Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma sono sicura
che avrete successo", ha concluso la presidente della
commissione, che ha annunciato un primo pacchetto di aiuti per
via rapida e per un ammontare di 20 milioni di euro per le zone
colpirte dalle alluvioni, da lei visitate nel pomeriggio di
ieri. Prossima tappa del suo giro nei Balcani occidentali sarà
la Serbia, dove a Belgrado incontrerà il presidente Aleksandar
Vucic.
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