In Bulgaria a scrutinio ormai quasi
ultimato e dopo lo spoglio del 99,7% delle schede elettorali del
voto anticipato di ieri, si conferma il successo dei
conservatori del Gerb, il partito dell'ex premier Boyko
Borissov, unitamente a un parlamento assai frammentato con nove
formazioni politiche che hanno superato lo sbarramento del 4%.
Il parlamento unicamerale bulgaro è composto da 240 deputati.
Netta la vittoria del Gerb al quale è andato il 26,40% dei voti,
seguito dal partito liberale 'Continuiamo il cambiamento' (Pp)
che ha ottenuto il 14,23%. Al terzo posto si colloca il partito
nazionalista Vazrazhdane ('Rinascita') con il 13,38% dei voti.
Hanno ottenuto seggi anche il 'Dps-Nuovo inizio'- una delle due
formazioni dopo la scissione nei mesi scorsi del partito della
minoranza turca Dps - con l'11,45%, la formazione socialista
'Bsp - Sinistra unita' con il 7,57%, 'Alleanza per diritti e
libertà' - seconda formazione della minoranza turca - con il
7,49%. Entrano in parlamento anche il partito populista 'C'è un
popolo come questo' con il 6,79% delle preferenze, il
neocostituito partito populista 'Mec' (acronimo di 'Morale,
Unità, Onore') con il 4,59% dei voti e l'altra formazione
populista 'Velicie' ('Grandezza'), con 4,01% dei voti, appena
oltre la soglia di sbarramento. Alla luce di un parlamento così
variegato e 'variopinto', gli analisti considerano un'impresa
difficilissima per il vincitore Gerb la ricerca di una
maggioranza e la formazione di un governo stabile. Quelle di
ieri sono state in Bulgaria le settime elezioni anticipate nel
giro di poco più di tre anni - le ultime il giugno scorso -
proprio a causa di un parlamento molto diviso e frammentato che
rende estremamente complicato la formazione di alleanze
politiche.
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