Torna libero nel suo territorio di
origine, sul Monte Morrone, un lupetto che a settembre, quando
aveva solo quattro mesi, era stato trovato a bordo di una strada
statale ai confini del Parco nazionale della Maiella, ferito in
seguito a un incidente stradale. Dopo le cure del caso nella
clinica veterinaria dell'area protetta, un periodo di terapia
conservativa in box e un altro in un recinto di riabilitazione
nell'area faunistica di Pretoro con altri lupi, ieri c'è stato
il rilascio, in uno dei branchi che da anni viene seguito dai
biologi del Parco con costanti attività di monitoraggio.
Lo scorso 22 settembre, la presenza del lupetto, immobile, ai
bordi della strada statale, era stata segnalata dai Carabinieri
Forestale. Lo staff medico veterinario del Wildlife Research
Center lo aveva quindi recuperato e ricoverato nella clinica
veterinaria del parco: il lupetto aveva due fratture scomposte,
su entrambe le tibie, a causa di un incidente stradale. Le
condizioni cliniche, sottolinea il Parco, erano preoccupanti, in
conseguenza di altri traumi intervenuti proprio nella delicata
fase di crescita dell'animale.
"In questi casi - sottolinea il Parco della Maiella - è
necessario minimizzare i tempi di ricovero se si tratta, come in
questo caso, di un cucciolo, che deve necessariamente seguire le
fasi di apprendimento e di socializzazione all'interno del
proprio branco e deve imparare a muoversi con esso nel proprio
territorio e conoscerne risorse alimentari, aree di rifugio e,
ovviamente, possibili rischi. In tal senso, la permanenza
nell'area faunistica del lupo di Pretoro rappresenta un punto di
eccellenza del processo di recupero e riabilitazione, poiché
consente di seguire l'animale nella sua evoluzione clinica, ma a
distanza, senza essere interessato dalla presenza costante degli
operatori e, contemporaneamente, permette al lupo di stabilire
relazioni visive ed olfattive con i propri consimili ospitati
nell'area faunistica".
Il lupetto è ora dotato di un piccolo e innovativo collare
gps che terrà aggiornati i tecnici del Parco sui suoi
spostamenti e rivelerà se ha raggiunto di nuovo la sua famiglia.
Soddisfazione viene espressa dal direttore e dal presidente del
Parco della Maiella, Luciano Di Martino e Lucio Zazzara, i quali
si soffermano sull'importanza delle attività di recupero e
riabilitazione condotte dal Wildlife Research Center del Parco e
ricordano come l'ente sia capofila di un progetto nazionale
supportato dal ministero dell'Ambiente, denominato Wolfnext, e
partner di un progetto Life, chiamato WildWolf.
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