(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 16 FEB - Una collana di 34
piccoli volumi pubblicata da Shalom che s'intitola Giubileo 2025
- Quaderni del Concilio. L'iniziativa è del Dicastero per
l'Evangelizzazione in preparazione dell'apertura dell'Anno
giubilare sulla base della richiesta del Papa di dedicare il
2023 alla riscoperta delle quattro sessioni conciliari.
"L'obiettivo è di suscitare l'interesse affinché il Concilio
Vaticano II diventi attuale nella vita delle persone", afferma a
Telepace il pro-prefetto del Dicastero vaticano, monsignor Rino
Fisichella. Annunciando l'uscita della versione della collana in
altre lingue oltre all'italiano, il presule si sofferma sul
pensiero di Francesco nell'introduzione al primo volume che è
dedicato alla storia e al significato del Concilio per la
Chiesa. "L'ha voluta scrivere lui - spiega - proprio per dire
quanto sia importante la riscoperta del Concilio e del suo
significato per la vita della Chiesa in tutti questi
sessant'anni".
I volumetti puntano sull'agilità, a cominciare dalle piccole
dimensioni. "Sono proprio dei quaderni - precisa il pro-prefetto
- che si possono mettere in tasca, si possono leggere
dappertutto e sono stati scritti in maniera molto semplice
analizzando le quattro Costituzioni nei temi principali". Gli
autori sono teologi, biblisti, ma anche giornalisti. Si parla di
tradizione; di sacra scrittura; di liturgia; di sacramenti; di
musica. Spazio anche alla santità, alla famiglia, ai laici, ai
consacrati. Questioni che assumono ancora più importanza alla
luce del cammino sinodale e in vista del Giubileo 2025.
Quanto all'Anno Santo, adesso le attenzioni si concentrano
anche sull'inno. "A marzo terminerà il concorso internazionale",
ricorda Fisichella. "Abbiamo ricevuto decine di spartiti da
diverse parti del mondo e la scelta spetterà alla commissione
internazionale di musicisti". Tra le altre tappe c'è il varo del
sito internet ufficiale e della relativa App che saranno
fondamentali per la presenza sul web e sul digitale. "Poi -
conclude - ci dedicheremo a quanto dovremo organizzare più
concretamente a livello di infrastrutture". (ANSA).