(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - ROMA, 07 MAR - Dopo anni di conflitti sanguinosi, lo
sfregiato paesaggio ucraino è pieno di mine antiuomo, una
minaccia per i civili che persisterà a lungo dopo la fine della
guerra. Con oltre il 40% territorio del Paese cosparso di mine,
secondo una stima, si ritiene che l'Ucraina sia ora il Paese più
infestato al mondo da questi ordigni. Secondo il Servizio di
Emergenza di Stato dell'Ucraina (Ses), al 17 febbraio 2023,
circa 174.000 chilometri quadrati del Paese potrebbero essere
contaminati da ordigni esplosivi o mine.
E mentre il Ministero dell'Economia ucraino, citato da
Ukrinform, ritiene che con le risorse attualmente disponibili ci
vorranno fino a 70 anni per liberare completamente l'Ucraina
dalle mine piazzate per la guerra, la Missione delle Nazioni
Unite di Monitoraggio dei Diritti Umani in Ucraina ha verificato
in un anno 75 bambini morti o feriti a causa di mine e residuati
bellici inesplosi.
Sono anche queste considerazioni, in un'ottica umanitaria
"rivolta anche al dopoguerra" e soprattutto "incentrata sulla
persona umana", ad aver spinto l'Ordine di Malta a inserire
nell'ambito del proprio programma di aiuti medici nel Paese in
guerra uno specifico progetto per la realizzazione e
l'applicazione di protesi alle vittime di mine antiuomo. "E'
tipico il caso di ragazzi che corrono ignari in campi minati e
saltano su una mina, perdendo le gambe", riflette il grande
ospedaliere dell'Ordine di Malta, Alessandro De Franciscis,
reduce da una visita tra la Polonia e l'Ucraina, in particolare
a Leopoli.
E' in questa città nell'ovest del Paese che lo Smom ha aperto
da qualche mese, inaugurandolo alla fine dello scorso settembre,
un laboratorio mobile per la realizzazione di protesi per
aiutare i feriti della guerra che hanno perso uno o più arti.
L'iniziativa, il cui investimento è stato pari a un milione di
euro, è stato realizzato nell'ambito di "Unbroken Ukraine", il
progetto realizzato grazie a Malteser Ukraine, l'organizzazione
dell'Ordine operante nel Paese.
"Questo progetto è un ulteriore tassello dell'impegno
dell'Ordine di Malta in Ucraina", afferma De Franciscis.
"Ridurre la sofferenza e dare una speranza alle persone che
hanno subito una amputazione violenta rientra nelle nostre
priorità".
"Abbiamo iniziato a parlare di questa idea solo a giugno
2022. Abbiamo trovato subito una soluzione perché in tempo di
guerra bisogna agire rapidamente. Questo laboratorio mobile, che
abbiamo acquistato dal leader mondiale delle protesi Ottobock, è
una soluzione rapida ed efficace per aiutare le persone che
hanno perso uno o più arti a causa della guerra in Ucraina",
spiega Pavlo Titko, responsabile del Malteser Ukraine. Il
progetto è stato realizzato con il sostegno finanziario del
Ministero degli Esteri tedesco e su iniziativa del Ministero
della Salute tedesco.
Nel laboratorio, alla cui inaugurazione ha preso parte anche
il deputato Rostyslav Tistyk, poi diventato capo dei
parlamentari ucraini che fanno parte del Gruppo di amicizia con
la Santa Sede e recentemente in visita in Vaticano, protesi per
sostituire arti amputati, braccia, gambe, piedi anche mani. Una
delle forme più odiose dell'uso di mine è quella di nasconderle
all'interno di giocattoli o peluche, che attirano bambini e poi
esplodono nelle loro mani.
E non è un caso che - mentre le truppe russe da ottobre,
secondo quanto scrive il ministero della Difesa di Londra
citando l'ultimo bollettino dei servizi di intelligence
britannici, hanno ulteriormente intensificato la posa di mine
anticarro e antiuomo, per difendere le posizioni da loro
conquistate nell'est e nel sud dell'Ucraina -, nelle stesse
regioni del Paese fin dal 2014 si insegnava ai bambini a evitare
gli insidiosissimi ordigni inesplosi, con i militari nelle
scuole a far lezione e a mostrare i pericoli in cui ci si
potrebbe imbattere.
Negli ultimi tempi, per ridurre il rischio per i bambini di
essere feriti o uccisi, l'Unicef, insieme al Ministero
dell'Istruzione e delle Scienze dell'Ucraina, il Servizio di
Emergenza di Stato e il Ministero degli Affari Interni, ha
lanciato un sito web sulla sicurezza dalle mine per genitori,
insegnanti e bambini. (ANSA).