(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAR - La questione dei
salvataggi in mare al centro delle attenzioni di papa Francesco.
Il Pontefice ha infatti ricevuto una delegazione di Mediterranea
Saving Humans, che ha incontrato anche il cardinale Michael
Czerny, prefetto del Dicastero vaticano per lo Sviluppo umano
integrale. Accompagnata dal cardinale Francesco Montenegro e
dagli arcivescovi di Palermo e Napoli, Corrado Lorefice e Mimmo
Battaglia, Mediterranea ha voluto condividere con il Papa,
ringraziandolo, il cammino che sta percorrendo con le Chiese,
che vede come capofila le arcidiocesi di Palermo e Napoli, tra
le principali comunità del Mediterraneo italiano, ha scritto sul
suo sito il quotidiano Avvenire, pubblicando anche foto
dell'incontro.
"E' stato un incontro intenso di oltre un'ora nel quale sono
stati affrontati da più punti di vista i temi del Mediterraneo,
ovviamente pensando alla terribile situazione di migliaia di
donne, uomini e bambini che continuano a morire in quello che è
diventato un grande cimitero senza croci": così Luca Casarini,
capomissione di Mediterranea Saving Humans, ha raccontato
all'ANSA l'incontro avuto ieri con Francesco, insieme alla
delegazione degli equipaggi della nave che presta soccorso ai
migranti.
"Il Papa ci è sempre stato vicino anche se viviamo in un
mondo al contrario - ha sottolineato - dove spesso chi soccorre
è additato come un criminale. Per noi di Mediterranea è stato un
momento fondamentale - ha aggiunto - nel cammino che stiamo
portando avanti con tante realtà laiche e religiose per creare
una rete degli uomini e delle donne di buona volontà".
Una rete, ha spiegato Casarini, "che si oppone con la pratica
concreta alla disumanità, alle torture, alla violenza del filo
spinato e dei muri ai confini". "Insieme possiamo conquistare
una 'terra promessa' dove le vite umane valgono di più di
qualsiasi equilibrio di potere. Papa Francesco, ancora una volta
- ha concluso il capomissione - ci ha fatto un grande dono
incontrandoci".
Cuore dell'evento "è stata la condivisione con papa Francesco
di quello che è il punto di incontro tra le Chiese e le tante
persone di buona volontà, provenienti da tanti mondi anche
lontanissimi tra loro, che fanno parte di Mediterranea", ha
spiegato don Mattia Ferrari, cappellano di Mediterranea. Al
Pontefice gli equipaggi della piattaforma di soccorso italiana
hanno parlato "dell'amore viscerale, quell'amore che
caratterizza il cuore di Dio, il cuore di Gesù e che ogni
persona è capace di provare. Quell'amore viscerale - ha detto
don Ferrari al Papa - che ci porta ad agire nel Mediterraneo e
in Ucraina".
La delegazione di Mediterranea tra gli altri era composta
dalla presidente Vanessa Guidi, con Luca Casarini, Alessandro
Metz, Beppe Caccia, il comandante della nave Mare Jonio,
Giovanni Buscema, la capomissione Sheila Melosu, e la
capomissione in Ucraina, Laura Marmorale. Presente all'incontro
anche il giornalista di Avvenire Nello Scavo. Al termine è stata
donata al Pontefice un'opera di Igor Scalisi Palminteri,
"pittore di quartiere" a Palermo. Vi è raffigurato Sant'Erasmo,
pescatore di uomini, che indossa un giubbetto di salvataggio e
due remi. (ANSA).