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>ANSA-LA-STORIA/Dall'Asia al Vaticano per far la guardia al Papa

Il filippino Sebastian Eviota giura tra nuove Guardie svizzere

(di Fausto Gasparroni) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 08 MAG - C'è anche un giovane asiatico - in particolare un filippino - tra i 23 nuovi alabardieri della Guardia Svizzera Pontificia che hanno prestato solenne giuramento sabato pomeriggio nel Cortile di San Damaso, in Vaticano. Non solo giovani originari dei cantoni sulle Alpi della Confederazione Elvetica, quindi, ma anche un loro coetaneo, naturalizzato, da una provenienza molto più lontana.
    Sebastian Esai Eco Eviota - questo il suo nome -, 25 anni, giunto dalla capitale Berna, è il primo filippino 'purosangue' nell'esercito più piccolo e più antico del mondo. E come i suoi 22 altri commilitoni ha giurato - in lingua tedesca -, come avviene ogni anni nell'anniversario del Sacco di Roma (6 maggio 1527), in cui 147 Guardie svizzere diedero la vita in difesa del Papa Clemente VII combattendo contro i lanzichenecchi arruolati nell'esercito di Carlo V.
    La sua, tra l'altro, è una storia particolare, che ha visto la perdita prematura di sua madre, l'assenza del padre, un'infanzia frammentata trascorsa attraverso Mindanao e altri continenti. E infine l'arrivo in Vaticano per essere una delle guardie che difendono il Papa e la sua residenza.
    All'inizio dell'anno scorso, Eviota ha trovato la sua vocazione nelle Guardie Svizzere. È stato accolto calorosamente come recluta in una lettera dal comandante Christoph Graf nel gennaio 2022. In precedenza, Sebastian ha servito come sottotenente dell'esercito svizzero, 13/o battaglione di fanteria, in un corso base di due anni. E di lui hanno parlato media sia europei che nel suo Paese d'origine.
    Soprannominato "Baste", è il figlio di Diomedes 'Brady' Eviota, un ex giornalista di Surigao City emigrato in Svizzera nel 2006, e della defunta Editha Eco, anche lei giornalista di Esperanza, Agusan del Sur. È nato nell'agosto 1998 a Davao City e si è trasferito in Svizzera all'età di 9 anni con la sorella maggiore Sophia, allora 13/enne, con un visto per ricongiungimento familiare. La madre di Sebastian è morta quando lui aveva due anni.
    I suoi devoti nonni materni, cattolici, assistevano quasi ogni giorno alla messa nella loro chiesa parrocchiale, a un centinaio di metri da casa. Il loro stile di vita ha sicuramente lasciato una profonda impressione sul Sebastian in crescita. Gli stessi nonni materni hanno sostenuto la giovane famiglia dopo la perdita della madre. Quando il padre Brady partì per la Svizzera, i bambini andarono a vivere con i loro nonni paterni, Diomedes Sr, defunto giudice del tribunale regionale della città di Surigao. È stato grazie all'intervento di suo nonno che il seme della carriera di 'Baste' è stato piantato e nutrito.
    Da allora la famiglia Eviota si è stabilita nel quartiere Bumpliz nella capitale svizzera di Berna, insieme all'amata matrigna Maria Theresa Angob. Baste è entrato a far parte del gruppo europeo Youth for Christ (Yfc) a Berna ed è stato attivamente coinvolto come membro del consiglio della comunità cattolica romana di lingua inglese della chiesa Bruder Klaus, sempre a Berna.
    Il giovane Eviota ha completato il suo apprendistato come specialista alberghiero a Berna e l'ultima volta ha lavorato come supervisore del servizio clienti presso la catena di supermercati Migros. Sua sorella Sophia sta facendo carriera come sous-chef nella stessa organizzazione aziendale.
    La sua cittadinanza svizzera, la fede cattolica, la giovane età, l'altezza, il diploma professionale e l'essere un maschio non sposato lo rendevano idoneo alle Guardie Svizzere. La sua esperienza di base di due anni nell'esercito svizzero, anch'essa un prerequisito, lo ha preparato per un ulteriore addestramento, inclusa la protezione delle personalità, il controllo della folla, l'uso di armi moderne, le tecniche antiterrorismo e la lingua italiana. Sabato, infine, il giuramento, insieme ai suoi compagni di corso in Vaticano.
    Due anni prima di Eviota, aveva fatto notizia lo svizzero-filippino Vincent Lüthi quando si unì anch'egli alle Guardie Svizzere: suo padre è del cantone svizzero Vaud mentre sua madre proviene da Cebu, nelle Filippine. Ma prima ancora c'era stato il caso di Dhani Bachmann, che giurò il 6 maggio 2002, prima guardia svizzera di colore. Nel 2004, però, Dhani lasciò il Corpo pontificio per dedicarsi ad altro, e a Roma andò a lavorare in un'agenzia privata di sicurezza. (ANSA).
   

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