(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 30 MAG - Il Papa, nel
videomessaggio con l'intenzione di preghiera per il mese di
giugno, chiede alla comunità internazionale di impegnarsi per
l'abolizione della tortura.
"La tortura non è una storia di ieri. Purtroppo, fa parte
della nostra storia di oggi. Come è possibile che la capacità di
crudeltà dell'uomo sia così grande?", chiede il Papa
sottolineando che "esistono forme di tortura molto violente,
altre più sofisticate: come i trattamenti degradanti, la
deprivazione dei sensi o le detenzioni di massa in condizioni
disumane, che tolgono la dignità alla persona".
"Fermiamo questo orrore della tortura", è dunque l'appello
del Papa. "È imprescindibile mettere la dignità della persona al
di sopra di tutto. Altrimenti le vittime non sono persone, sono
'cose', e possono essere abusate oltre misura, causandone la
morte o provocando danni psicologici e fisici permanenti per
tutta la vita".
"Preghiamo perché la comunità internazionale si impegni
concretamente nell'abolizione della tortura - conclude il Papa
-, garantendo un sostegno alle vittime e ai loro familiari".
(ANSA).