(ANSA) - ROMA, 12 APR - Tre vescovi - mons. Giampaolo Dianin,
vescovo di Chioggia, mons. Pierantonio Pavanallo, vescovo di
Adria-Rovigo, mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di
Ferrara-Comacchio - sono i promotori di un incontro su un
argomento di "interesse e preoccupazione" per le popolazioni che
vivono i territori delle tre diocesi: la possibilità che vengano
riprese le trivellazioni in Adriatico.
L'incontro si terrà domani pomeriggio a Porto Viro (Rovigo).
Studiosi ed esperti cercheranno di illustrare lo stato dell'arte
e indagheranno le questioni che si aprono con le trivellazioni
in particolare per quanto riguarda gli aspetti della subsidenza,
del bradisismo, dell'incremento del cuneo salino con le dirette
conseguenze sull'agricoltura.
Ad aprire i lavori e a sottolineare le motivazioni
dell'interesse della Chiesa per queste tematiche e per le
popolazioni, sarà mons. Dianin, vescovo di Chioggia. A seguire
gli interventi di diversi esperti del settore. Sul perché di una
serata che interpella competenze tecniche e scientifiche lo
spiegano gli stessi vescovi promotori: "Nel mese di dicembre
2022 la stampa locale e quella nazionale hanno dato molto
risalto all'ipotesi di riprendere le trivellazioni in Adriatico
nel contesto della crisi energetica che la guerra in Ucraina ha
generato. Molti sono intervenuti: chi a favore, chi in modo
molto critico, preoccupato per la fragilità del nostro
territorio. In questi mesi un certo silenzio è calato sulla
tematica. Come vescovi delle diocesi che si affacciano sulla
laguna ci siamo sentiti provocati da questo tema. Ci sta a cuore
questa terra, la gente che vi abita, il presente e il futuro.
Abbiamo pensato di dire una parola sul tema per contribuire alla
riflessione in atto. Ci è parso più corretto farlo a partire dal
confronto con coloro che, per competenza scientifica, possono
dirci una parola seria sulla questione". "Siamo consapevoli -
proseguono i vescovi - che il gas è una necessità e che la
politica spesso deve assumersi delle responsabilità per il bene
della collettività; siamo consapevoli anche della necessità di
valutare bene ogni intervento tenendo conto della particolarità
del territorio; siamo contrari a ogni forma di delega ad altri
dei problemi, perché ciascuno deve assumersi qualche
responsabilità e fare anche dei sacrifici per il bene comune.
Non è facile tenere insieme tutti questi elementi. Noi vorremmo
provarci".
L'incontro sarà proposto anche in diretta streaming sul
canale YouTube della Diocesi di Adria-Rovigo. (ANSA).