(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 16 MAG - A 150 anni dalla morte
di Alessandro Manzoni, La Civiltà Cattolica pubblica una
monografia dedicata all'autore de I Promessi Sposi: una
celebrazione della grandezza del poeta, ma anche del suo
particolare legame con la rivista dei gesuiti.
Manzoni morì la sera del 22 maggio 1873, e la sua morte ebbe
vasta eco sulla stampa nazionale ed estera, tale era la fama già
in vita del poeta lombardo, anche fuori dei confini della
penisola. "Tuttavia, il fascicolo della nostra rivista -
sottolinea il direttore padre Antonio Spadaro - immediatamente
successivo all'evento non riportò la notizia o quasi. Se ne
trova solo un accenno, nove righe, 97 parole in tutto, in una
'Cronaca contemporanea', nella parte dedicata alle 'Cose
italiane', che tratta delle morti illustri tra i 'protagonisti
della rivoluzione'. Nel medesimo articolo, per inciso, vengono
concesse oltre 45 righe a Urbano Rattazzi. Il tono di queste
poche parole su Manzoni è vagamente sarcastico, e comunque per
nulla mesto e luttuoso. Era il tono che caratterizzava la
polemica aperta da tempo dai gesuiti della Civiltà Cattolica
contro i liberali", spiega Spadaro. Il pregiudizio verso il
poeta si perpetuò praticamente fino agli anni Venti del
Novecento. Ma poi c'è stata una svolta e la riflessione sul
Manzoni nelle pagine de La Civiltà Cattolica si è attestata su
un registro di "grandissimo rispetto e stima" ricorda ancora
Spadaro.
Anche Papa Francesco ama Manzoni e, proprio nella sua prima
intervista concessa al direttore della rivista nel 2013, disse:
"Ho letto il libro I Promessi Sposi tre volte e ce l'ho adesso
sul tavolo per rileggerlo. Manzoni mi ha dato tanto". (ANSA).