(ANSA) - ROMA, 16 MAG - "La guerra fa schifo. Noi dobbiamo
fare di tutto perché la guerra non ci sia. Spegnere l'incendio
della guerra, come si vede, è difficilissimo". Lo ha dichiarato
questa mattina il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e
presidente della Cei, rispondendo alle domande degli studenti
del Liceo Virgilio di Roma, dove lui stesso ha studiato tra il
1968 ed il 1973.
Il cardinale - riferisce il Sir - ha invitato tutti a
riguardare le immagini della guerra, come quella di Irina, la
donna incinta portata fuori dall'ospedale e morta insieme al suo
bambino, o quella del padre che tiene in braccio il corpo del
figlio avvolto in un telo insanguinato, ricordando a tutti che
"quelle sono le immagini della guerra che dovremmo ricordare in
ogni momento, per evitare di viverla con distacco, quasi fosse
un videogioco, non rendendoci conto del dolore che causa".
"Quanti dei vostri bisnonni che hanno vissuto la guerra, non
hanno voluto parlare, perché era troppo brutto, perché hanno
fatto delle cose che non avrebbero mai immaginato di fare,
perché poi te la porti tutta la vita", ha aggiunto il card.
Zuppi. "Siamo coinvolti sempre se c'è una guerra, perché è
un'unica terra e, come il Covid, arriva dappertutto, perché è
una violenza che inquina", ha proseguito il presidente della Cei
ricordando anche i Giganti e Gianni Morandi che protestavano
attraverso le loro canzoni, portando all'attenzione degli
ascoltatori la cattiveria della guerra in Vietnam: "Oggi che è
ancora più evidente il conflitto, si lotta di meno - ha aggiunto
-. Ognuno di noi può fare moltissimo, ma facciamo davvero troppo
poco", ha detto il card. Zuppi riferendosi alla guerra in
Ucraina. "Ho l'impressione che facciamo fatica a capire la
guerra. E prima lo facciamo, meglio è", ha concluso. (ANSA).