(ANSA) - VICENZA, 14 FEB - Un artista russo, che vive da
trent'anni in Italia e che produce le sue icone e matrioske
anche in Ucraina. Una storia che sembra impossibile alla vigilia
di un anno di guerra nel cuore dell'Europa. L'azienda con i suoi
prodotti artistici è in questi giorni a Vicenza, a Koiné, la
fiera della filiera religiosa organizzata da Ieg (Italian
Exhibition Group), con il suo stand di oggetti della tradizione
cristiana ortodossa ma che piacciono anche ai cattolici.
Il piccolo imprenditore, nato a Mosca ma ormai in Italia da
tre decenni, non vuole parlare della guerra ma spiega che la sua
azienda a conduzione familiare, la 'Rts di Gorski', continua a
vendere e a partecipare alle fiere. Prima di questa a Vicenza è
stato in Spagna. E riferisce che non c'è stato nessun calo della
domanda di icone russe, da un anno a questa parte, cioè da
quando è stata invasa l'Ucraina. "Noi sentiamo di continuo i
nostri fornitori ucraini, i rapporti non si sono mai interrotti,
con loro parliamo in russo. Certo non parliamo di politica",
aggiunge. Ma se gli chiedi dove sono i fornitori, risponde: "In
Ucraina", senza dare maggiori dettagli.
"I problemi sono politici, non umani, e l'arte comunque è
un'altra cosa". "Le icone non hanno nazionalità, sono un simbolo
di fede e di religione, le puoi trovare in Russia ma anche in
Romania, in Bielorussia e in Ucraina", dice all'ANSA Alex
Gorski.
L'azienda è nata nel 2000 e dal 2010 ha oltre cento artisti
che lavorano e i prodotti sono esposti anche negli shop dei
musei, come gli Uffizi o i Musei Vaticani, almeno secondo quanto
loro stessi affermano sul sito ufficiale dove si possono fare
anche ordini on line. (ANSA).