L'Ordine dei giornalisti
dell'Umbria, in collaborazione con il Sacro convento di San
Francesco in Assisi, ha avviato un progetto di lavoro sul tema
dell'Intelligenza artificiale che si pone come obiettivo la
creazione di un Manifesto deontologico interdisciplinare
contenente delle linee guida per un uso etico e trasparente
delle nuove tecnologie.
L'Ordine dei giornalisti ha quindi promosso un dialogo etico
tra esperti di diversi saperi, competenze e realtà che sono già
state raggiunte dalle nuove possibilità inaugurate
dall'intelligenza artificiale. Si tratta del mondo delle
imprese, del diritto, della formazione, della tecnologia, della
teologia e di altri ambiti culturali. A ciascun partecipante al
gruppo di lavoro è stato chiesto un contributo che, sulla base
delle proprie conoscenze ed esperienze, porterà alla stesura di
un documento finale - dal titolo "Ai Assisi act" - che verrà
presentato a settembre, ad Assisi, durante il Cortile di
Francesco, secondo quanto annuncia il Sacro convento in una sua
nota.
Con questo progetto, l'Ordine dei giornalisti dell'Umbria si
adopera per offrire uno strumento agli operatori
dell'informazione affinché usino le nuove tecnologie con
responsabilità nell'interesse della collettività. Oltre a
questo, con uno sguardo sul lungo termine, c'è l'intenzione di
dare vita ad una Academy, un programma strutturato di formazione
continua sul tema dell'intelligenza artificiale per favorire la
diffusione della conoscenza su una vera e propria rivoluzione in
corso che mette in discussione ancora una volta il rapporto tra
uomo e scienza.
"Questa prima iniziativa - ha affermato Mino Lorusso,
presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Umbria - ha messo in
luce la complessità del problema ma ha anche sottolineato la
reale possibilità di trovare elementi comuni che tutelino la
dignità umana. L'obiettivo dell'iniziativa è proprio quello di
indirizzare le scelte nell'interesse del singolo e delle
collettività. Nelle prossime settimane, chiederemo ai
partecipanti dei contributi scritti dai quali emergerà un
orientamento comune attorno al quale sviluppare un progetto
etico. Fondamentale resta la pluralità dei contributi stessi
provenienti dai più svariati settori dell'economia".
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