La nuova frontiera 'etica' dell'IA
sono i dati sintetici, raccolti cioè non empiricamente, ma
generati da algoritmi e tecniche di intelligenza artificiale
generativa. Dati artificiali "che riproducono fedelmente le
caratteristiche e i comportamenti di quelli reali, ma sono privi
di informazioni sensibili e dunque possono essere scambiati e
analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli
individui". A sostenerlo è l'esperto Daniele Panfilo, Ceo di
Aindo, startup della Sissa di Trieste, che commenta come
innovazione tecnologica etica e responsabile le posizioni
espresse al recente AI Safety Summit di Londra sull'uso,
appunto, dei dati sintetici.
"La richiesta di dati sintetici - sottolinea Panfilo - arriva
da diversi ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la
ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i
mercati finanziari". In ambito healthcare, evidenzia l'esperto,
questo tipo di dati trova "applicazione nell'addestramento di
modelli di intelligenza artificiale necessari per lo sviluppo di
strumenti prognostici e predittivi, volti a migliorare la
diagnostica e la cura di numerose patologie". Nel settore
finanziario, invece, i dati sintetici consentono ad esempio di
sviluppare modelli di predizione dei rischi finanziari cui
potrebbero incorrere le imprese. Ma anche, dice l'esperto, "il
miglioramento dei sistemi antifrode". Infine, un ulteriore
ambito di applicazione sono smart cities e gli edifici
intelligenti, "dove i dati sintetici possono contribuire a
ridurre gli sprechi e promuovere un approccio sostenibile alle
risorse energetiche".
La prossima conferenza internazionale dell'AI si terrà a
Roma, un appuntamento per il quale Panfilo auspica che "tutti
lavorino insieme affinché i grandi cambiamenti che si profilano
all'orizzonte siano sostenibili e operino a favore del bene
comune. Crediamo che in questo il tessuto accademico e
imprenditoriale italiano possano svolgere un ruolo guida".
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