"Ho avuto una telefonata con il
ministro delle attività produttive, Adolfo Urso, al quale ho
rappresentato la gravità di questa situazione e mi ha
manifestato la disponibilità ad aprire un tavolo di crisi
ministeriale, qualora le istituzioni locali e il territorio lo
richiedano". Così Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al
Senato, stamattina a Verbania dov'è in programma un corteo dei
lavoratori di Barry Callebaut, la società, che ieri ha
annunciato la chiusura dello stabilimento di Intra entro il
primo trimestre del 2025.
"Ritengo che l'apertura di un tavolo ministeriale sia
indispensabile per due questioni - ha aggiunto Borghi -. La
prima è per prendere immediatamente tempo e capire il motivo per
il quale tutto questo sta accadendo: dalle prime sensazioni
raccolte si ha l'impressione che a livello territoriale non ci
sia, da parte dell'azienda, chi è in grado di fornire questo
tipo di delucidazione. Il secondo è che con l'intervento diretto
del governo l'azienda è obbligata a mandare chi ha delle
responsabilità, e a quel punto si comprenderà qual è la
motivazione vera e reale che ha portato a questo tipo di
comunicazione.
Borghi, che ha annunciato anche che presenterà una
interrogazione parlamentare sulla vicenda, ha parlato di "un
grave danno per l'economia non solo di questo territorio ma
dell'intero nord d'Italia" e di "ripercussioni dal punto di
vista della forniture e delle subforniture anche su altri
stabilimenti".
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