"È un ordine del giorno che pone
due temi su cui tutto il centrodestra è compattamente contrario:
il riconoscimento dello ius soli, perché qui si parla dello ius
scholae per arrivare allo ius soli, e poi parla di 5 anni. E
anche chi, nella mia maggioranza, può avere sensibilità più
vicine allo ius scholae, come il sottoscritto, non lo condivide.
Come Forza Italia riteniamo possa aprirsi un dibattito sulla
possibilità di riconoscimento della cittadinanza se hai fatto
almeno 10 anni di scuola, cioè la scuola dell'obbligo". Così il
presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, intervenendo
sull'Ordine del giorno in consiglio regionale delle opposizioni
sullo ius scholae,
Per Cirio "chi voleva usare questo strumento solo per cercare
crepe nel centrodestra è uscito sconfitto, perché l'ordine del
giorno era invotabile da tutte le forze del centrodestra e
perché quando si parla di temi così importanti come i diritti
delle persone non lo si fa strumentalmente per dividere gli
altri ma per unire più forze possibili".
"Questo è un tema politico che noi porremo come dibattito
interno, non è un tema istituzionale, non l'abbiamo nell'agenda
regionale né nazionale - ha sottolineato Cirio -, per cui bene
parlarne, ma nelle sedi politiche dove noi come forza politica
di centrodestra cercheremo, se c'è, una posizione comune sapendo
che le sensibilità dei nostri alleati non sono affini alle
nostre". "Io - ha poi ribadito - sono personalmente favorevole
allo ius scholae, ma lo pongo come tema nel dibattito politico
nella mia maggioranza, in cui credo, e come vice segretario
nazionale di Forza Italia, insieme al segretario Tajani,
portiamo questo tema per individuare se con FdI e Lega c'è una
posizione comune. Questo credo sia un modo serio di affrontare
le questioni". Per Cirio "ancora una volta il centrodestra ha
dimostrato oggi compattezza di governo, grande serietà e
coesione. Noi - ha concluso - i dibattiti li facciamo
internamente, siamo una coalizione politica, non una somma
aritmetica, e se, come forza Italia riusciremo a sviluppare un
dibattito che porti a una posizione unitaria del centrodestra ne
saremo felici, ma diversamente non rincorreremo maggioranza
diverse che non ci interessano".
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