A vent'anni dalla prima
pubblicazione, sarà in libreria da domani un nuovo capitolo che
racconta le origini di Ulysses Moore, il ragazzino che
rinuncerebbe volentieri al prestigioso collegio di Eton per
restare a giocare con gli amici nelle strade di Londra. A Torino
si terrà proprio domani la prima tappa del tour di presentazioni
dedicato al nuovo libro e alla saga, "I mondi alla fine del
mondo", 384 pagine, editore Piemme.
Ulysses Moore ha undici anni e nella sua Londra vorrebbe
esplorare edifici in rovina, lanciarsi con i carretti di legno
fin dentro il Tamigi, trovare il coraggio di dire quello che
prova a sua cugina Daffodille. Viene mandato invece dai nonni
da un oscuro professore che gli farà lezione nei mesi a venire.
C'è un imprevisto, però: non solo il professore aveva già dato
lezioni a sua madre, quando era viva, ma conosce alcuni segreti
della famiglia Moore, dei suoi antenati e di una casa perduta
chiamata Villa Argo, da cui provengono storie che sembrano avere
a che fare con la parte invisibile del mondo.
La figura di Ulysses Moore e la sua residenza, Villa Argo,
sono protette da una fitta coltre di immaginazione. Il suo unico
canale con la realtà è lo scrittore Pierdomenico Baccalario, al
quale giungono, per vie traverse e misteriose, gran parte dei
suoi scritti. Di recente ha ritrovato in un cassetto di una
scrivania acquistata da un piccolo rigattiere di Reading questo
primo manoscritto del celebre Ulysses Moore e non vede l'ora di
raccontare ancora la sua storia ai nuovi lettori.
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