Installazioni, igloo, tavoli, tele
e opere su carta. C'è tutto questo nella seconda parte della
mostra 'Qualcosa che toglie il peso che mantiene l'assurdità e
la leggerezza della favola' dedicata a Mario Merz in occasione
del centenario della nascita dell'artista, il primo gennaio
1925, negli spazi della Fondazione a Torino in via Limone 24
fino a domenica 2 febbraio 2025. Alle opere già presenti nel
primo allestimento, si aggiungono tre altre opere imponenti in
termini di contenuto e di misura.
La frase che dà il titolo all'esposizione è stata estrapolata
da uno scritto di Mario Merz e si ricollega a questa necessità
di guardare alla natura e allo scorrere del tempo per poter
raggiungere un senso di leggerezza concettuale, che si ritrova
nel nucleo di opere presentate. Tra le opere esposte l'igloo
Senza titolo (foglie d'oro) del 1997, i Quattro tavoli in forma
di foglie di magnolia del 1985, per la prima volta in Europa, e
l'imponente lavoro pittorico Geco in casa del 1983.
In occasione dell'inaugurazione della mostra viene presentato
Mario Merz. Igloo, primo volume del catalogo ragionato
dell'opera dell'artista, dedicato agli igloo. Basato
sull'esaustiva ricerca condotta dalla storica dell'arte
Maddalena Disch, il catalogo rappresenta un progetto editoriale
della Fondazione Merz edito da hopefulmonster. Il volume è
introdotto da un testo a firma di Beatrice Merz e dal saggio di
Maddalena Disch. Il volume include testi dell'artista e
interviste. Il libro, costituito da 560 pagine e 350 immagini,
esce in due edizioni, una in lingua italiana e una in lingua
inglese.
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