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Cresce la preoccupazione dei torinesi per la sanità pubblica

Cresce la preoccupazione dei torinesi per la sanità pubblica

Osservatorio Sanità di UniSalute, la metà ha fiducia

TORINO, 29 ottobre 2024, 11:03

Redazione ANSA

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I torinesi sono sempre più preoccupati dalla crisi in cui versa la sanità pubblica. La maggioranza non la ritiene più in grado di rispondere, da sola, a tutti i loro bisogni in fatto di salute. A rilevarlo è l'ultima indagine dell'Osservatorio Sanità di UniSalute, che è tornata a sondare l'opinione degli abitanti di Torino sullo stato del Servizio sanitario nazionale.
    Dalla rilevazione è emerso come quasi due torinesi su tre (63%) pensino che il sistema sanitario nazionale - allo stato attuale - non sia più sufficiente per i loro bisogni sanitari e di cura. Il dato è in aumento rispetto all'anno scorso, quando solo la metà (50%) aveva dichiarato di ritenere la sanità pubblica non più adeguata a coprire tutte le proprie esigenze.
    Significativo anche il calo della percentuale di torinesi che si dicono soddisfatti delle cure ricevute nel pubblico, scesa al 41% rispetto al 56% del 2023.
    Nonostante ciò, i cittadini torinesi sono consapevoli del ruolo centrale del sistema sanitario nazionale nel sistema di welfare del Paese, con il 51% che dice di avere comunque ancora fiducia nella sanità pubblica, e oltre uno su tre (38%) che continua a ritenerla una delle migliori al mondo. Rispetto al periodo pre-pandemia Covid-19, un intervistato su sei (17%) nota un maggior ricorso nel pubblico ai servizi di telemedicina e teleconsulto: un sostegno da parte della tecnologia che viene visto con favore, tanto che il 66% vorrebbe un maggior uso di soluzioni tecnologiche per l'assistenza a distanza. I tempi di erogazione delle prestazioni restano il problema principale riscontrato dagli intervistati, con l'88% che li considera eccessivi. L'85% del campione, inoltre, ritiene che rispetto a 5 anni fa i tempi di attesa si siano allungati, e di conseguenza puntare a ridurli (71%) e fornire maggiori disponibilità di date e orari (46%) sono i due aspetti più importanti su cui intervenire per migliorare il sistema sanitario nazionale.
    Quattro torinesi su cinque (78%) sostengono che il numero di medici e infermieri in forze al Servizio sanitario nazionale sia inadeguato rispetto alle esigenze dei cittadini.
   

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