Ha ricevuto un sms in cui la figlia
chiedeva del denaro perché era in difficoltà e ha versato
duemila euro: ma era una truffa. Sul caso, che ha visto nei
panni della vittima una pensionata torinese, ha indagato la
polizia di Stato, che nei giorni scorsi ha denunciato il
presunto responsabile: si tratta di un uomo di 72 anni.
Spacciandosi per la figlia della donna, lo sconosciuto aveva
sostenuto di avere bisogno urgente di soldi in quanto le si
erano guastati il computer e il televisore. Gli estremi su cui
effettuare il bonifico, però, conducevano a un conto corrente
aperto a nome di una persona diversa (residente in Lombardia) e
che dopo la denuncia è stato bloccato.
Gli agenti del commissariato San Secondo hanno individuato il
sospettato anche attraverso l'analisi del traffico telefonico e
delle celle attivate dalle chiamate.
Il personale dello stesso commissariato ha sventato una
seconda truffa, questa volta ai danni di una 55enne, che ha
versato in più tranche 15mila euro a un sedicente impiegato di
una banca che si era anche spacciato per un operatore
dell'Ufficio antifrodi. In questo caso la polizia ha chiesto e
ottenuto il blocco cautelativo della somma, che è stata poi
riaccreditata dalla donna.
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