Un additivo liquido che, cosparso
sulle sostanze organiche, aumenta del 2% la produzione di
biometano, a parità di matrici immesse nel biodigeritore,
incrementa del 10% l'energia elettrica in kwh e, infine, riduce
del 20% l'idrogeno solforato che, per la sua alta corrosività,
danneggia gli impianti. E' il nuovo prodotto, un liquido
biodegradabile, che, dopo l'ultimazione dei test, verrà lanciato
sul mercato da Paneco Ambiente, una pmi del Cuneese, attiva con
oltre 50 filoni di ricerca, nella green economy, e
collaborazioni con 10 università italiane e straniere.
L'additivo che permette di ottimizzare la produzione negli
impianti a biogas e biometano è l'EnzyVeba Biomethane, un
trattamento microbiologico che è il risultato di uno studio
scientifico che ha coinvolto le Università di Torino e del
Piemonte Orientale per gli aspetti biologico-funzionali e la
Sapoenza di Roma per le valutazioni igienico-sanitarie. "E' un
nuovo punto di arrivo di cui andiamo molto fieri - spiega
Lorenzo Bertolotto, ceo di Paneco - abbiamo deciso di testarlo
su scala industriale per verificare anche in pratica le
performance nell'impianto bi-stadio del Gruppo Marcopolo alle
porte di Cuneo, che produce 836 KW a favore del nostro Paese.
Abbiamo ottenuto risultati molto interessanti".
Il nuovo additivo green e Paneco sarà presentato a Ecomondo,
dal 5 all'8 novembre a Rimini.
Paneco Ambiente, nata nel 2019. acquisendo prodotti e
brevetti della divisione biotecnologie di Marcopolo
Environmental Group, ha chiuso il 2023 con un fatturato di
850mila euro, con un incremento del 13% sul 2022; nel 2024 punta
a superare 1 milione di euro,
Riproduzione riservata © Copyright ANSA