"La Lear di Torino ha ormai livelli
produttivi bassissimi e non è stato ancora individuato un
potenziale investitore che riconverta il sito. Diventa quindi
essenziale avere a disposizione un ammortizzatore sociale a
copertura del 2025 e accelerare la ricerca di un investitore".
Lo spiegano i sindacati dopo l'incontro al ministero dello
imprese e del Made in Italy.
"Più in particolare - dicono Fim, Fiom e UIlm - ci sarebbe
la possibilità di chiedere la proroga della attuale cassa
integrazione per crisi oppure la concessione ex novo della cassa
in deroga regionale per area di crisi complessa, grazie alla
disponibilità di risorse ancora in dotazione della Regione
Piemonte. La direzione aziendale si è riservata di fare una
verifica tecnica e di darci una risposta al prossimo incontro.
Inoltre ribadiamo l'esigenza di definire altri strumenti
aggiuntivi per affrontare gli esuberi, quali le uscite
volontarie e finalizzate alla pensione, nonché percorsi di
riqualificazione professionale".
Il prossimo incontro sarà il 27 novembre al Mimit.
"Come Regione Piemonte - dichiara Elena Chiorino, vicepresidente
della Regione e assessore al Lavoro - siamo in prima linea nel
seguire passo dopo passo l'evoluzione del tavolo Lear, in un
confronto serrato con azienda e parti sindacali. La Regione si
rende disponibile a offrire tutti i supporti tecnici necessari
per favorire un'evoluzione positiva della vicenda, con
l'obiettivo prioritario di garantire la continuità occupazionale
e tutelare i lavoratori coinvolti".
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