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Responsabilità editoriale di PROGETTO COMUNICAZIONE SRL
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Maggiore coordinamento a livello nazionale con le ASL, in modo che tutti i negozi per celiaci ottengano i rimborsi dei bonus in tempi certi, a prescindere dalla Regione in cui si trovano; un sostegno ai negozi che presidiano bacini territoriali a bassa presenza di pazienti celiaci; l’autorizzazione a vendere, non solo prodotti gluten free, ma anche alimenti per soggetti che soffrono di intolleranze differenti. Sono le proposte che ha avanzato Bruno Prandolini, Segretario Generale dell’AINC, Associazione Italiana Negozi Celiachia, intervenendo a un evento – organizzato in concomitanza con la Giornata Mondiale della Celiachia che cade il prossimo 16 maggio - che si è tenuto questa mattina a Roma, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.
L’evento è stato organizzato dall’Intergruppo Parlamentare malattia celiaca, allergie alimentari e AFMS su iniziativa della Presidente, la senatrice Elena Murelli. Sono intervenuti tra gli altri il ministro della Salute, Orazio Schillaci; il senatore Francesco Zaffini; il senatore Raoul Russo; la senatrice Beatrice Lorenzin; la senatrice Simona Flavia Malpezzi.
“I nostri non solo solamente dei negozi, ma sono dei veri e propri presidi sanitari territoriali – ha detto Prandolini. - Consentono infatti al Sistema Sanitario Nazionale di erogare più di 55 milioni di euro l’anno per l'acquisto di prodotti senza glutine. Si tratta di una grande responsabilità che gestiamo con estrema cura”. Prandolini ha quindi ricordato che l’AINC rappresenta oltre il 30% dei negozi specializzati che “assistono mensilmente oltre 50.000 pazienti, ovvero circa un quinto della popolazione che ha ricevuto la diagnosi. Della filiera fanno parte più di 500 aziende produttrici: si tratta non solo di aziende industriali, ma di realtà artigianali che ogni giorno si dedicano alla ricerca e allo sviluppo per garantire prodotti di alta qualità, con caratteristiche nutrizionali ottimali, con l’obiettivo di migliorare la vita dei pazienti celiaci”.
Il Segretario Generale dell’AINC ha sottolineato che i negozi hanno un ruolo fondamentale nell’assistenza dei soggetti intolleranti: “Offrono supporto e consulenza nella scelta della dieta più adatta alle loro esigenze alimentari”. Per questo l’Associazione – che già organizza mensilmente incontri con le aziende per far conoscere le caratteristiche dei prodotti – da quest’anno ha deciso anche di “sviluppare percorsi di formazione con nutrizionisti, coinvolgendo negozianti e pazienti celiaci”.
E sul ruolo che hanno questi negozi nella vita di ogni giorno dei soggetti celiaci, Michele Mendola, delegato regionale AINC per la Sicilia e fondatore della community CeliachiaFacile, spiega: “Siamo dei presidi sanitari, è vero, ma siamo anche delle botteghe – ha detto Mendola, - dove una persona celiaca può scegliere tra migliaia di prodotti, trovando magari quelli realizzati da piccole realtà artigiane locali. I clienti da noi si sentono curati, non solo perché forniamo loro assistenza, ma anche perché conosciamo le loro necessità e i loro gusti. Insomma, perché ci prendiamo cura di loro”.
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