(ANSA) - ROMA, 10 MAG - Una "occasione persa per correggere
una stortura": con queste parole il presidente dell'Enpam,
l'Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, Alberto
Oliveti commenta l'altolà, nelle Commissioni Finanze e Affari
sociali della Camera, all'emendamento al cosiddetto decreto
Bollette che "avrebbe risolto l'impropria frammentazione
previdenziale dei medici specializzandi" ed avrebbe portato,
recita una nota della Cassa, "gli iscritti ai corsi di
specializzazione medica a contribuire solo all'Enpam, invece che
contemporaneamente a due Enti previdenziali".
Il principio generale, "ribadito dalla giurisprudenza
costituzionale, è che i professionisti sono tutelati dalla
propria Cassa e non sono soggetti ad altri obblighi. Ringraziamo
- aggiunge - quanti, nelle commissioni parlamentari e al
governo, si sono impegnati per cercare di ristabilire questo
corretto principio giuridico, su cui se non altro si è
registrato consenso trasversale".
La correzione, si spiega, è stata accantonata per una
questione tecnica legata alla gestione dei flussi di cassa dello
Stato. L'emendamento per garantire una previdenza unica agli
specializzandi non comportava però una maggiore spesa.
"Ci auguriamo che la norma venga presto riproposta, anche
perché ogni anno l'Enpam perde un flusso contributivo di 180
milioni oltre ai 150 milioni pagati di tasse. È - chiosa il
vertice dell'ente - una questione di pari dignità
costituzionale: non si può negare un flusso di cassa, dovuto, a
un ente che deve assicurare previdenza a una categoria di
professionisti, perché quella liquidità verrebbe tolta ad altri
che nulla c'entrano. Per fini di solidarietà già paghiamo le
tasse". (ANSA).