Il ministero della Giustizia ha
pubblicato una nuova circolare relativa ai requisiti di
iscrizione all'Albo dei gestori della crisi d'impresa, che
"recepisce le osservazioni espresse dal Consiglio nazionale dei
commercialisti in una nota del 26 gennaio 2023", e "l'aspetto di
maggior interesse attiene al requisito alternativo alla
formazione ai fini del primo popolamento dell'albo. In virtù
delle novità introdotte dalla nuova circolare, gli incarichi
giudiziali utili ai fini dell'iscrizione all'albo non sono più
soltanto quelli conferiti negli ultimi quattro anni a decorrere
a ritroso dal 16 marzo 2019, ma anche quelli conferiti
successivamente a tale data sino alla definitiva entrata in
vigore del codice della crisi di impresa e dell'insolvenza, e
pertanto tutti gli incarichi giudiziali conferiti dal 17 marzo
2015 sino al 15 luglio 2022". Lo si legge in una nota dei
professionisti, il cui presidente Elbano de Nuccio afferma che
"grazie ad un costante confronto con il viceministro Francesco
Paolo Sisto e con l'intero ufficio legislativo del ministero, le
nostre richieste sono state accolte. Esprimiamo grande
soddisfazione per quanto si è potuto fare in ordine a una norma
vigente da più di tre anni e in relazione a un Albo ministeriale
che inizierà a funzionare a breve", va avanti. "Grazie alla
nostra azione il quadriennio di riferimento è stato in poche
parole quasi "duplicato", consentendo a un numero rilevante di
professionisti di accedere all'albo direttamente senza svolgere
il tirocinio semestrale e il corso di formazione iniziale di
almeno quaranta ore. In ogni caso, per quanti non potranno
accedere al cosiddetto primo popolamento, ricordiamo che dal 6
marzo è disponibile il corso gratuito di quaranta ore
organizzato dal Consiglio nazionale in convenzione con
l'università Lumsa e in collaborazione con la Fondazione
nazionale dei commercialisti, al quale in pochi giorni si sono
già iscritti quasi diecimila colleghi", chiosa de Nuccio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA