Un "aspetto rivoluzionario" della
delega fiscale è "l'adempimento collaborativo: non è un
cambiamento tecnico, non si cambia l'approccio alla modalità di
controllo", bensì "è un cambiamento culturale, richiesto a noi
professionisti, ma soprattutto e anche all'Agenzia delle Entrate
e alla Guardia di Finanza. Significa spostare l'attenzione da
una lotta all'evasione di tipo repressivo verso un approccio
collaborativo", arrivando a "valutare 'ex ante' la bontà e la
qualità dei contribuenti".
Ad esprimersi così il presidente del Consiglio nazionale dei
commercialisti Elbano de Nuccio, durante il forum di questo
pomeriggio organizzato da Wolters Kluwer, per fare il punto
sulla riforma del sistema tributario. Intervenendo dopo il
viceministro dell'Economia Maurizio Leo, il numero uno della
categoria economico-giuridica ha posto l'accento sulla
"centralità dei professionisti al servizio del pubblico
interesse". I commercialisti, ha proseguito, "ci sono stati
nella stesura della delega, e ci saranno, al fianco del governo,
nella redazione e nel supporto tecnico dei decreti attuativi che
verranno realizzati nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Lo
facciamo nell'interesse del Paese, per un fisco più equo e
sostenibile", ha scandito de Nuccio. "Si parla tanto di
sostenibilità, nel nostro Paese: anche riuscire a pagare le
imposte e farlo in maniera giusta rientra nel concetto di
sostenibilità" e ciò, ha concluso, "garantisce la continuità del
sistema economico nazionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA