"Noi abbiamo un welfare sbilanciato
sulla parte finale" della vita, ossia "sulle pensioni" ed è "la
parte di spesa sociale più rilevante. Ma, in realtà, il welfare
riguarda tutta la vita lavorativa, nella quale si formano, o si
disfano le famiglie, e se si hanno figli c'è la difficoltà di
conciliare il lavoro e la vita familiare per le donne". Lo
afferma l'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, partecipando ad
un evento online promosso dal Consiglio nazionale degli attuari
e da Noi Rete Donne, facendo, tra l'altro, riferimento
all'importanza, per la componente femminile, di godere di
un'educazione finanziaria, sin dalla più tenera età. "Anche
dalla ricerche empiriche di Banca d'Italia risulta che le donne
hanno più difficoltà nell'accesso al credito, rispetto agli
uomini", anche in virtù di una serie di "condizionamenti
sociali", che surclassano, a volte, "quella parità normativa che
c'è" fra i sessi, prosegue, parlando di "un dominio della
cultura maschilista" che è riuscito a "schiacciare" molte donne.
"Attente a noi stesse a non farci ingabbiare - ammonisce,
infine, Fornero - anche se oggi le giovani non hanno più
professioni 'femminilizzate' e, dunque, le donne possono fare
tutto" nel mercato occupazionale e devono respingere ogni genere
di "discriminazione", anche le "discriminazioni sottili" negli
ambienti lavorativi.
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