Nel 2022 il reddito medio dei
commercialisti italiani "è aumentato del 9,3% ed è risultato
pari a 68.073", mentre quello mediano, ovvero il reddito che
divide in due la distribuzione dei redditi individuali, è salito
del 10,5% ed è risultato pari a 39.249 euro. Lo fa sapere il
Consiglio nazionale dei commercialisti (che domani, 4 maggio,
alla Nuvola, a Roma, terrà i suoi Stati generali che si
apriranno con un videomessaggio del presidente del Consiglio
Giorgia Meloni), in base alla nuova edizione del Rapporto
annuale sull'Albo dei dottori commercialisti e degli esperti
contabili, pubblicato dalla Fondazione nazionale di ricerca
della categoria economico-giuridica.
Le entrate medie dei professionisti, si precisa, vengono
elaborate dalla Fondazione come media ponderata dei redditi
dichiarati alle due casse di previdenza della categoria, la
Cassa dottori commercialisti (Cdc) e la Cassa ragionieri (Cnpr).
Nel 2022, il reddito medio professionale degli iscritti alla Cdc
è pari a 74.330 euro (+9,3% sul 2021), mentre il reddito medio
professionale degli iscritti alla Cnpr è pari a 53.078 euro
(+8,5% sul 2021).
Il presidente dei commercialisti italiani Elbano de Nuccio,
alla vigilia dell'assise capitolina, fa sapere che "sul fronte
delle specializzazioni, cercheremo di spingere e accompagnare un
percorso che è fondamentale per cogliere anche le nuove
opportunità, come ad esempio quella della sfide e degli
obiettivi sulla sostenibilità, per le grandi ed evidenti
opportunità di lavoro che possono garantire ai colleghi. Ma -
incalza - lo faremo cercando di difenderli, per quanto potremo,
dalla crescente e insopportabile burocrazia che deriva dalla
moltiplicazione di registri e sottosezioni di registri, con
correlati obblighi formativi di pura quantità, invece che di
vera qualità".
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