Una missione con quattro linee di
intervento: la prima, "di tipo politico, finalizzata ad un
confronto con esponenti del Parlamento israeliano sui modelli
normativi in ambito fiscale dei nostri due Paesi, la seconda,
incentrata sulle potenzialità legate all'internazionalizzazione
delle imprese, strettamente connessa alla terza, che ci ha visto
dialogare con i colleghi israeliani su forme di collaborazione e
di sostegno alle imprese dei nostri Paesi", infine l'ultima per
"illustrare alle aziende israeliane il fondamentale ruolo di
supporto che possono per loro svolgere i commercialisti
italiani". Con queste parole il presidente del Consiglio
nazionale dei commercialisti Elbano de Nuccio ha illustrato
l'iniziativa che ha visto i vertici della categoria
professionale recarsi in Israele, il 12 maggio scorso.
"Con i colleghi dell'Israeli institute of certified public
accountants (Icpas) - ha riferito, al termine della missione -
formalizzeremo a breve un accordo di collaborazione, così come
faremo anche con i colleghi francesi e tedeschi. Dai colloqui di
questi giorni è emerso un particolare apprezzamento per il grado
di sviluppo raggiunto in Italia su temi quali la fatturazione
elettronica, il reporting Esg e le competenze ordinistiche
affidate al Consiglio nazionale. A dimostrazione - ha concluso
de Nuccio - che dobbiamo impegnarci sempre di più per fare del
sistema italiano un modello anche per realtà professionali di
altri Paesi".
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