"Piuttosto che avventurarsi in
dichiarazioni molto spiacevoli fuori dal tempo e dalla realtà,
come abbiamo comunicato ai commissari di governo di Acciaierie
d'Italia alla loro recente visita a Palazzo di città, ci
aspettiamo con sollecitudine il ristoro dei crediti vantati
dall'indotto ionico e l'avvio di un tavolo tecnico per la
redazione dell'accordo di programma, che non potrà che precedere
qualunque tentativo di vendita dei compendi aziendali". Lo
afferma il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, aggiungendio che
"il piano industriale va condiviso qui ed ora con la città, non
è un fatto meramente sindacale. O qualunque privato si
avvicinerà all'ex Ilva è garantito che troverà un clima molto
difficile".
Ai commissari "di governo - ribadisce il primo cittadino -
spetta il compito gravoso di preparare il futuro, nell'interesse
della comunità locale, non solo del Paese o del mercato. Per
tali motivi, sul loro tavolo devono esserci i temi più disparati
e strategici, ai fini di una positiva collaborazione con il
territorio: dal riclassamento delle aree soggette ad aliquota
comunale, alla retrocessione di spazi alla città e al suo porto,
dalla riperimetrazione del Sin di Taranto - incalza Melucci -
alla risoluzione dei contenziosi giudiziali in essere, dalla
istituzione della sede legale in riva allo Ionio al sostegno
all'autonomia universitaria, alla ricerca e all'innovazione a
Taranto, naturalmente oltre al carico di misure necessarie per
l'ambiente e la salute".
Per raggiungere "in tempi accettabili simili obiettivi -
conclude il sindaco - gli enti locali possono mettere a
disposizione le risorse della programmazione europea 2021-27, ma
servono coraggio e chiarezza".
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