Migliorare la capacità logistica
agroalimentare e ottenere l'autorizzazione unica Zes. Sono gli
obiettivi principali dei lavori di adeguamento infrastrutturale
nei porti di Bari e Brindisi, in previsione dei quali l'Autorità
di sistema portuale del mare Adriatico meridionale ha indetto la
conferenza di servizi asincrona per l'acquisizione dei pareri
propedeutici all'approvazione del progetto, il cui risultato è
atteso entro il prossimo 17 maggio.
Le opere, nelle intenzioni dell'ente, serviranno a rendere
più funzionali gli spazi e le strutture. Nel porto di Brindisi è
stata progettata la rifunzionalizzazione degli spazi all'interno
del terminal, che diventerà più attrattivo per la logistica
agroalimentare e più sostenibile dal punto di vista energetico.
Sia a Brindisi sia a Bari ci saranno, inoltre, aree di sosta
attrezzate soprattutto per le esigenze dei mezzi di trasporto
refrigerati, il tutto grazie all'installazione di impianti
energetici da fonte rinnovabile: ci saranno venti stalli a
Brindisi e, inizialmente, 15 a Bari.
Il progetto è finanziato per oltre sei milioni di euro del
Pnrr. "La nostra priorità era rivitalizzare due settori cruciali
dell'economia: l'agricoltura e la pesca - spiega il presidente
dell'Autorità, Ugo Patroni Griffi- affinché con il giusto
sostegno possano agire da propulsori per il rilancio
socio-economico del territorio. Abbiamo concepito, inoltre, una
serie di agevolazioni gratuite, destinate agli operatori, in
termini di disponibilità di infrastrutture e di servizi
energetici e telematici".
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