Nella Giornata della memoria delle
vittime del terrorismo, si è svolta questa mattina a Bari la
cerimonia in ricordo del 46/o anniversario dell'omicidio di Aldo
Moro, ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse dopo una lunga
prigionia.
La commemorazione, promossa e organizzata dall'amministrazione
comunale in collaborazione con la Federazione dei Centri Studi
Aldo Moro, si è svolta in due distinti momenti: il sindaco di
Bari, Antonio Decaro, ha deposto una corona d'alloro dinanzi al
monumento commemorativo dello statista pugliese nella piazza a
lui dedicata; successivamente, una corona d'alloro è stata
deposta dal presidente del Consiglio comunale ai piedi della
lapide dedicata allo statista e agli agenti della sua scorta
sulla facciata di Palazzo di Città, in corso Vittorio Emanuele.
"Le Brigate rosse, massima espressione del terrorismo di
sinistra in Italia, dopo aver trucidato la sua scorta, uccisero
Aldo Moro dopo un lungo sequestro, 55 giorni di martirio - ha
dichiarato il presidente della Federazione dei Centri Studi
"Aldo Moro" Luigi Ferlicchia -. I brigatisti, inebriati dalla
logica sanguinaria del terrorismo, pensavano di conquistare il
potere in Italia e ritenevano Moro il perno delle istituzioni
democratiche, e per questo lo uccisero. Ma a essere sconfitti
sono stati loro, quella stagione di terrorismo è stata
sconfitta. È stata sconfitta perché le ragioni della democrazia
e il valore delle istituzioni democratiche sono più forti della
logica terroristica e rivoluzionaria di sconvolgimento
dell'equilibrio nazionale". "È importante, quindi, continuare a
ricordare Aldo Moro, la sua scorta e questi tragici eventi - ha
detto ancora - perché significa ricordare la sconfitta del
terrorismo e la vittoria della democrazia".
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