"Viviamo in uno strano Paese. A Bari
la destra si traveste da
meridionalista e progressista, a Roma, con il favore delle
tenebre, approva in fretta e furia l'Autonomia differenziata. Da
Roma autorevoli esponenti della maggioranza tuonano contro
Bari/Gomorra, invocando ancora una volta il commissariamento per
mafia. A Bari, scoperta l'acqua calda - esiste ancora la
compravendita dei voti - sottosegretari e candidati della destra
si affannano nella difesa d'ufficio: i nostri sono puliti". Lo
dichiara Michele Laforgia, candidato per M5s e SI alle Comunali
di Bari, che sosterrà l'altro candidato sindaco del
centrosinistra, Vito Leccese, arrivato al ballottaggio con il
candidato sindaco del centrodestra Fabio Romito, replicando alle
parole del sottosegretario Marcello Gemmato e dello stesso
Romito a proposito della denuncia presentata per una presunta
compravendita di voti al primo turno. Laforgia ne aveva parlato
in pubblico lunedì scorso nel corso di un incontro all'Officina
degli Esordi. Dopo la sua denuncia sarebbero partiti gli
accertamenti da parte della Digos.
"Da due giorni - ironizza Laforgia - riceviamo continue
richieste di chiarimenti sulla temperatura dell'acqua. È vero
che avete fatto una denuncia? E per cosa, contro chi? Se ne
interesserà la Commissione ispettiva? A tutti abbiamo risposto
nello stesso modo, confermando quello che abbiamo detto in
pubblico, quando ci è stato chiesto se avevamo sentore di voto
di scambio e corruzione elettorale: esistono ancora, e quando
abbiamo avuto segnalazioni circostanziate lo abbiamo denunciato
all'autorità competente. Sarebbe una notizia se non lo avessimo
fatto".
Per Laforgia "monta, invece, progressivamente, un nuovo
'scandalo' a Bari, una città senza pace. Perché l'alternativa è
sempre la stessa, la polvere sotto il tappeto o il polverone.
Ebbene, sembrerà strano ma noi, semplicemente, facciamo il
nostro dovere: se veniamo a conoscenza di reati, li denunciamo".
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