"Leonardo spa, in
contraddizione alle conclamate ed avanzate relazioni industriali
del gruppo, ha aperto unilateralmente la procedura di Cigo
(cassa integrazione ordinaria) a partire dal 29 luglio e per una
durata di 13 settimane". Lo riferiscono le Rsu di Fim, Fiom e
Uilm dello stabilimento di Grottaglie, dove si realizzano le
sezioni di fusoliera del Boeing 787, al termine della riunione
del consiglio di fabbrica che era stato convocato per fare il
punto della situazione dopo l'incontro dell'1 luglio scorso tra
i vertici di Leonardo e i sindacati nazionali e territoriali.
Le sigle metalmeccaniche "considerano questa scelta
unilaterale, seppur annunciata, uno strappo inutile ed evitabile
nei tempi e nei modi". Tra i temi trattati, "si è discusso -
fanno sapere Fim, Fiom e Uilm - della contrazione dei volumi
produttivi legati alla crisi di Boeing e della diversificazione
industriale del sito. È stata confermata da parte di Leonardo
Corporate l'assegnazione della linea finale del convertiplano
AW609, risultato delle iniziative di lotta delle lavoratrici e
dei lavoratori di tutto il perimetro del sito ionico".
L'azienda ha inoltre "confermato - ribadiscono le
organizzazioni sindacali - la propria intenzione di fermare le
attività legate al programma B787 per 4 mesi.
Fim, Fiom e Uilm reputano questa scelta inappropriata,
continuando a sostenere la possibilità di tenere aperto il sito
con una produzione ridotta, soprattutto a salvaguardia dei
lavoratori dell'indotto".
"Sia chiaro alla Leonardo Corporate che - attaccano ancora i
sindacati - nel rispetto di tutti i sacrifici profusi nel corso
degli anni dai lavoratori, le decisioni che interessano la
diversificazione ed il futuro dello stabilimento di Grottaglie,
non possono più essere ulteriormente procrastinate. A tal
proposito ulteriori rinvii o risposte elusive, comporteranno
forti azioni di lotta".
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