In Puglia nel settore alberghiero
l'occupazione è cresciuta nel 2023, superando del 13,9% i
livelli pre-covid (+8,5% sul 2022). Il dato è diffuso da
Federalberghi Puglia sulla base delle rilevazioni fornite da
Inps in collaborazione con Ebnt (Ente Bilaterale Nazionale
Turismo). Dal report si evince come in Puglia nel 2023 la
ricettività alberghiera ha registrato "l'operatività in media di
553 imprese con dipendenti, che sono stati mediamente 8.511". I
valori massimi e minimi di occupazione si registrano a luglio e
febbraio con rispettivamente 13.215 e 4.281 dipendenti. Il 73%
(6.187) dei dipendenti ha un contratto a tempo pieno, il 30%
(2.324) part time. Il 30% (2.552) dei dipendenti, inoltre, viene
sottolineato da Federalberghi, ha un contratto a tempo
indeterminato, il 22% (1.852) a tempo determinato. I contratti a
tempo determinato stipulati per ragioni di stagionalità (3.925)
rappresentano il 46%.
"La ricerca condotta da Federalberghi conferma che gli
alberghi apportano un contributo importante al mercato del
lavoro nazionale e regionale. Anche in Puglia - dichiara
Francesco Caizzi, vice presidente nazionale e presidente
pugliese della federazione degli albergatori - il comparto sta
andando nella direzione giusta". "L'auspicio è che si tratti di
una vera e propria tendenza, destinata a produrre ulteriori
sviluppi anche - aggiunge - con il supporto e l'attenzione
costante della nostra categoria, dal versante, invece,
dell'extralberghiero (b&b, locazioni brevi e altro) nulla è
pervenuto". Caizzi ritiene che "bisognerà rafforzare il dialogo
con la Regione e gli enti territoriali pugliesi, affinché una
vera programmazione e una promozione condivisa possano
realizzare un reale sistema turistico della Puglia e, di
conseguenza quell'industria del sistema ricettivo di cui il
sottoscritto parla da oltre dieci anni".
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