Due atti per raccontare una storia
capace di racchiudere emozioni differenti dettati dai ricordi.
Un'opera esaltata dalla regia di due artisti considerati a
livello internazionale "archeologi del tempo" in cui i copioni
teatrali sono immersi. Il teatro Petruzzelli di Bari sarà
palcoscenico, i prossimi 8,10, 12 e 14 novembre, di La fille du
régiment di Gaetano Donizetti.
A curare la regia Barbe & Doucet, nome d'arte del sodalizio
artistico composto da André Barbe e Renaud Doucet che firmano
anche scene e costumi. A dirigere orchestra e coro del
Petruzzelli sarà Riccardo Bisatti mentre maestro del coro sarà
Marco Medved.
Domani alle 19, nel foyer del teatro barese, è fissata la
conversazione sull'opera con Andrea Penna. L'ingresso è libero
fino a esaurimento posti.
L'opera narra di una giovane donna, Marie, allevata da un
reggimento dell'esercito napoleonico, di cui assume valori e
modi. Scoprire di essere figlia di una marchesa le cambierà la
vita ma rendendola buia e cupa. Perché la vita aristocratica non
le si addice. Ritroverà il sorriso con l'aiuto dei suoi padri in
divisa.
Per Doucet è stato fondamentale "non rinunciare all'atmosfera
tirolese" dell'opera che nella versione proposta in Puglia "è
ambientata si in Tirolo ma non da un punto di vista realistico,
bensì restituendo il sentimento di ciò che era all'epoca dei
fatti narrati nell'opera".
Barbe spiega che "è una storia bellissima e nonostante abbia
un tono da commedia, abbiamo voluto esprimerne anche gli aspetti
più commoventi, perché tutti noi abbiamo genitori o nonni, ma
spesso dimentichiamo la preziosa eredità della loro vita passata
e li abbandoniamo in luoghi come le case di riposo".
"La Fille è una commedia, non una tragedia, il pubblico di
solito lascia il teatro con il viso sorridente. Parliamo certo
di guerra, di conflitto, ma in uno stile divertente", prosegue
Doucet.
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