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'Tentò estorsione con pregiudicati', chiesta condanna per medico

'Tentò estorsione con pregiudicati', chiesta condanna per medico

Voleva indietro la caparra da 360mila euro versata per una villa

BARI, 24 gennaio 2025, 16:57

Redazione ANSA

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La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il chirurgo Giuseppe Garofalo, di 65 anni, e per altre due persone, Donato Maurizio Di Cosmo e Davide Genchi, di 50 e 31, imputati per tentata estorsione nei confronti di un architetto di Bari. I fatti risalgono all'ottobre 2019 quando, secondo l'accusa, Garofalo avrebbe istigato gli altri due, pregiudicati, a minacciare il professionista per costringerlo a chiudere una controversia civile relativa alla restituzione di una caparra di 360mila euro, versata tempo prima per acquistare una villa a Bari del valore di 850mila euro.
    Nel 2011, infatti, il professionista stipulò un accordo di compravendita dell'immobile con Garofalo e sua moglie, a cui seguì il preliminare, ottenendo i 360mila euro. La compravendita non si concluse, e questo diede vita a una causa civile tra le due parti. Proprio dopo un'udienza del processo civile, l'architetto sarebbe stato avvicinato da Di Cosmo e Genchi, che gli avrebbero intimato di "chiudere il contenzioso economico con il dottore", come si legge nel capo d'imputazione. Genchi, in particolare, gli avrebbe fatto intendere "di essere a conoscenza dei suoi movimenti e del suo recapito telefonico" e, dopo avergli intimato di chiudere il contenzioso, gli avrebbe detto di incontrare il medico in un bar per risolvere la questione.
   
   

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